La BCC Pachino si concentra con competenza ed etica nei territori d’insediamento, valorizzando quel rapporto interpersonale che è sempre stato il punto di forza del Gruppo. Una filosofia premiante, basata sulla scala valoriale, che crea sinergia con le eccellenze del territorio siciliano.
Dal 2014 è nostro cliente il Birrificio Messina, realtà imprenditoriale dell’Isola che guarda al futuro con la voglia di crescere e tramandare la tradizione brassicola più antica, impegnandosi a trasmetterne i valori fondanti quali l’appartenenza al territorio, la passione e l’impegno. L’azienda messinese ha saputo rinascere grazie alla tenacia dei 15 mastri birrai che, con la forza del sacrificio, hanno dato vita a una nuova realtà che oggi vanta 27 dipendenti. «Nel 2013 com’è noto, lo storico stabilimento della città di Messina chiuse i battenti dopo un maldestro tentativo di speculazione edilizia - afferma Mimmo Sorrenti, presidente del Birrificio Messina - ma abbiamo unito le forze e le energie per dare vita alla cooperativa “Birrificio Messina” con la voglia e l’obiettivo di ripartire con una nuova produzione».
Anni di sacrifici e di duro lavoro per raggiungere un risultato, che è arrivato anche grazie anche al sostegno di BCC Pachino, da sempre vicina alla nuova creatura imprenditoriale. «Nel 2011 abbiamo ricevuto la lettera di licenziamento - ha aggiunto Sorrenti - ma non ci siamo voluti arrendere e sin da subito abbiamo cercato una exit strategy per reagire con resilienza. Per un anno e mezzo abbiamo protetto i macchinari dello stabilimento in attesa che un imprenditore salvasse l’attività. Dopo quei famosi 18 mesi, io, in qualità di rappresentante dei lavoratori, guidai l’avviamento della nuova impresa. Le mie proposte furono accettate e in 15 abbiamo fatto rinascere Birrificio Messina, mettendo sul piatto anche risorse personali e investendo sul futuro nostro e delle nostre famiglie».
Una pianificazione finanziaria che prevedeva il sostegno delle banche per avviare il sogno: «Abbiamo iniziato dai capannoni, dalla rete elettrica e idrica. Poi abbiamo acquistato nuovi macchinari - ha aggiunto Sorrenti - Nel settembre del 2016 è stata avviata la produzione con 6000 ettolitri, che poi sono diventati 12000. Facendo un salto fino ai giorni nostri, adesso stiamo superando quota 26000 e speriamo di aumentare rapidamente le quantità. Avevamo 8 serbatoi ora sono ben 17. C’erano 3 caldaie di sala cottura e ora 5. Abbiamo sempre investito nell’impresa: con il tempo abbiamo assunto 17 risorse a tempo indeterminato. BCC Pachino ci ha dato fiducia, quando in pochi credevano in noi. Ricordo i prestiti per acquistare le materie prime. Adesso tutti i nostri dipendenti sono convenzionati con BCC Pachino: il nostro è un rapporto davvero consolidato».
«Nel 2014 abbiamo conosciuto la realtà di BCC Pachino – conclude Sorrenti - il nostro commercialista si interfaccia con i cassieri della Filiale di Messina e con il preposto della filiale. Ci troviamo molto bene, ci auguriamo che questo rapporto duri a lungo».